Presentazione
Durata
dal 1 Settembre 2020 al 30 Giugno 2025
Descrizione del progetto
Nello specifico si è avviata una rete tra docenti, operatori QuBi e Associazione Genitori dell’Istituto con molteplici azioni:
- sensibilizzare le famiglie degli studenti a donare materiale scolastico per le famiglie più bisognose
- individuare e indirizzare le famiglie bisognose verso gli Sportelli QuBi, tenuti da operatori della Fondazione Aquilone
- facilitare la comunicazione scuola-famiglia con interventi di mediazione linguistica-culturale
- aiutare le famiglie più fragili a gestire le procedure burocratiche per affrontare percorsi diagnostici e/o riabilitativi dei loro figli, studenti del nostro istituto
SCHEDA PROGETTO: Progetto QUBI 2024-25
Obiettivi
Il progetto è destinato a contrastare la povertà dei bambini e dei ragazzi nella città di Milano e nello specifico nel quartiere di Bruzzano. E’ in continuità con il precedente progetto “Un patto per la città per contrastare le povertà educative”
Ha i seguenti obiettivi:
- costruire una specifica strategia di lavoro sulle povertà educative
- avviare un modo di lavoro che crei fiducia nelle famiglie e che promuova nelle stesse la capacità di chiedere aiuto e di utilizzare meglio le risorse, così da far emergere povertà educative sommerse
- creare un fondo di solidarietà comune ai quartieri della zone (Affori-ComasinaBruzzano)
- potenziare, rafforzare e coordinare le varie opportunità educative creando uno specifico collegamento tra scuola ed extrascuola per costruire comunità di quartiere attente a chi ha meno possibilità e strumenti
Luogo
Via Dora Baltea, 24, 20161 Milano MI
Via Dora Baltea, 16, 20161 Milano MI
Via dei Braschi, 12, 20161 Milano MI
Via del Volga, 3, 20161 Milano MI
Responsabili
Organizzato da
In collaborazione con
- Fondazione Aquilone
- Sportello QuBi
- Associazione genitori
- Il progetto nasce dalla collaborazione con il Comune di Milano, i custodi sociali e 16 diverse associazioni del terzo settore
Partecipanti
Alunni e famiglie con disagio socio-economico dell’Istituto.
Ronny Brusetti